SS002 – Frequenzimetro radio OM OC fatto di recuperi
Oggi vi presentiamo un frequenzimetro costruito con i recuperi, Spesso nelle fiere radiantistiche e mercatini vari, si fanno delle ottime scoperte, specialmente nel vintage e nei rottami di apparecchi vari.
A volte si trovano dei cestoni pieni di schede varie, con apposto un cartello (spesso scritto a mano) che indica cifre tipo 1€ al pezzo, altri 2€ al pezzo, altri ancora 5€ al pezzo e dentro ci si trova di tutto, dai motori per aspirapolvere alle pompette lavavetri per auto, autoradio, alimentatori per PC, hard disk e tanto ancora.
In uno di questi cestoni c’ era una scheda con montati 8 display a led a anodo comune, in un'altra un pezzo di radioricevitore professionale, in un altro ancora dei contenitori plastici usati ma recuperabili.
Tra questi recuperi e pochi componenti, ecco il risultato, un frequenzimetro digitale con sottrazione di media frequenza per ricevitori.
L’ idea è stata quella di costruire un frequenzimetro per ricevitori OM-OC, come visibile in figura:
Schema elettrico:
Cuore del sistema è l’ integrato TMS3878NC costruito dalla Texas Instrument molti anni fa e oggi quasi introvabile, naturalmente questo componente richiede una base tempi esterna, in grado di fornire una frequenza fissa di 320Khz, per fare questa abbiamo usato un C/MOS serie HC tipo 74HC4060, reperibile ovunque a meno di un euro, abbinato a un quarzo da 10,24Mhz del tipo usato per i RTX CB reperibile in tutte le fiere a poco prezzo (spesso si trovano delle bustine contenenti diversi quarzi assortiti a poco prezzo), la stessa frequenza del quarzo, una volta divisa per 32, da l’ esatto valore di 320Khz necessari per il funzionamento.
Anche per adattare la frequenza in ingresso all’ integrato multifunzione, necessita una divisione per 16 se usato nella banda delle onde medie e per 128 nelle onde corte, per fare questo abbiamo inserito un altro 74HC4060, il cui compito oltre a dividere la frequenza, è quello di adattare il segnale di ingresso analogico al giusto livello digitale (0-5V), compatibile col funzionamento del TMS3878NC, ricordiamo che lo stesso integrato provvede a sottrarre il valore di MF di 455Khz, fornendo una lettura relativa alla frequenza sintonizzata e non a quella dell’ oscillatore.
Per rendere abbastanza sensibile l’ ingresso, abbiamo inserito un preamplificatore di ingresso a alta impedenza formato da un fet e un transistor VHF, in modo da rendere l’ ingresso abbastanza sensibile da poterlo accoppiare a qualsiasi ricevitore.
Elenco componenti SS002:
R1 = 1KΩ 0,25W
R2 = 270KΩ 0,25W
R3 = 390Ω 0,25W
R4 = 6,8KΩ 0,25W
R5 = 2,2KΩ 0,25W
R6 = 470Ω 0,25W
R7 = 120Ω 0,25W
R8 = 56Ω 0,25W
R9 = 2,2KΩ 0,25W
R10 = 2,2KΩ 0,25W
R11 = 1MΩ 0,25W
R12 = 27KΩ 0,25W
R13 = 27KΩ 0,25W
R14 = 120KΩ 0,25W
R15 = 10KΩ 0,25W
R16 = 120KΩ 0,25W
C1 = 2,2nF 35V ceramico
C2 = 100nF 12V ceramico
C3 = 100nF 12V ceramico
C4 = 22nF 12V ceramico
C5 = 47nF 12V ceramico
C6 = 100nF 12V ceramico
C7 = 100nF 12V ceramico
C8 = 4 – 20pF compensatore
C9 = 22pF 25V ceramico
C10 = 220uF 12V elettrolico
D1 = diodo tipo 1N4148
D2 = diodo tipo 1N4148
D3 = diodo tipo 1N4148
D4 = diodo tipo 1N4148
Q1 = fet NPN tipo BF245
Q2 = transistor NPN tipo BF241
Q3 = transistor NPN tipo BC237 (BC337, BC547, BC107)
X1 = quarzo da 10,240Mhz
U1 = integrato C/MOS serie 74HC4060
U2 = integrato C/MOS serie 74HC4060
R17 = 10KΩ 0,25W
R18 = 68Ω 0,25W
R19 = 68Ω 0,25W
R20 = 68Ω 0,25W
R21 = 68Ω 0,25W
R22 = 68Ω 0,25W
R23 = 68Ω 0,25W
R24 = 68Ω 0,25W
R25 = 68Ω 0,25W
C11 = 100nF 12V ceramico
C12 = 100nF 12V ceramico
C13 = 220uF 12V elettrolico
Q4 = diodo SCR tipo BRX46 (BRX49, TAG102)
Q5 = diodo SCR tipo BRX46 (BRX49, TAG102)
Q6 = diodo SCR tipo BRX46 (BRX49, TAG102)
Q7 = diodo SCR tipo BRX46 (BRX49, TAG102)
Q8 = diodo SCR tipo BRX46 (BRX49, TAG102)
U3 = integrato MOS tipo TMS3878NC
U4 = integrato tipo 75498
LD1 = display a led anodo comune tipo FND507 o simili
LD2 = display a led anodo comune tipo FND507 o simili
LD3 = display a led anodo comune tipo FND507 o simili
LD4 = display a led anodo comune tipo FND507 o simili
LD5 = display a led anodo comune tipo FND507 o simili
Alimentazione:
Il tutto funziona a una tensione stabilizzata di 5V, con un consumo non superiore ai 350mA, quindi potete alimentarlo con uno stabilizzatore tradizionale tipo LM7805 collegato a una batteria auto da 12V oppure usare direttamente un alimentatore da +5V reperibile a meno di 5€ nelle fiere o nei negozi cinesi, o se avete fortuna recuperando il caricabatteria di un telefono cellulare guasto.
Collegamento al ricevitore:
Tutti i ricevitori supereterodina possiedono degli oscillatori locali composti da un transistor o contenuti in un circuito integrato, solo che collegando a essi la sonda di un frequenzimetro o di un oscilloscopio, questi si spengono, per evitare problemi simili, conviene dove possibile, prelevare il segnale attraverso un buffer a alta impedenza formato da un semplice fet che si comporta da inseguitore, per adattare l’ alta impedenza dell’ oscillatore con la bassa impedenza del cavo di collegamento col frequenzimetro.
Altro metodo (consigliato specialmente nei ricevitori a valvole alimentati con tensioni elevate) è quello di tipo induttivo, avvolgendo alcune spire attorno alla bobina oscillatrice (10 spire per le OM e 3 spire per le OC), si ottiene un link (L1) a bassa impedenza che fornisce ai suoi capi una debole corrente che sarà poi amplificata dal transistor Q1.
Sul collettore di quest’ ultimo, è presente un segnale di ampiezza idonea da collegare all’ ingresso del nostro frequenzimetro.
Detto questo, non resta che augurarvi buon lavoro e buona fortuna.