SR001 – Nuova vita al vecchio baracchino COMMEX SCANNER

Passando per i banchi delle fiere radiantistiche, spesso si notano ricevitori per bande radioamatoriali di tutti i tipi, dai più semplici e economici fino ai super professionali, ma spesso si trovano anche quei reperti militari che suscitano l’ interesse di molti (specialmente perché molti di essi sono valolari e tantissimi erano usati sui B52 USA durante la guerra fredda) anche se purtroppo molti di essi sono radioattivi per gli isotopi di fosforo depositati sul quadrante degli strumenti, sull’ interruttore di accensione, sulle manopole e sulla scala di sintonia (ma di questo ne parleremo in un’ altra occasione).

Ma veniamo a qualcosa di più semplice e nostrano, il COMMEX SCANNER commercializzato circa 25 anni fa dalla INTEK, ebbene si tratta di un semplice ricevitore “Made in Taiwan” dove un microprocessore abbinato a una tastiera e un display LCD comanda i vari PLL per coprire tutte le frequenze comprese tra: banda HF da 26 a 30Mhz, banda aeronautica da 118 a 136Mhz, banda VHF da 136 a 178Mhz e infine banda UHF da 380 a 512Mhz, la modulazione è AM e FM per la banda HF, AM per l’ aeronautica e FM per tutto il resto.

SR001aEC

All’ interno troviamo diversi stadi di ingresso, ognuno a seconda della banda assegnata e poi un unico stadio media e bassa frequenza a doppia conversione (21,4Mhz e 455Khz) utilizzando dei comuni filtri ceramici a costo contenuto e cuore del sistema un supercollaudato ma efficace MC3359 (della stessa famiglia appartengono anche MC3357, MC3361 e MC3362), un tempo montato anche su molti telefoni cordless oltre che ricevitori professionali.

SR001bEC

Dallo schema a blocchi si vede che si tratta di un rivelatore a quadratura idoneo per la NFM (se si usa una MF a nucleo bianco è in gradi di rilevare deviazioni di frequenza +/- 5Khz con un ottimo rapporto segnale rumore, ma se si usa una MF nera, rivela perfettamente anche i segnali dei satelliti polari e meteorologici la cui deviazione di frequenza è di +/- 25Khz), al suo interno contiene un amplificatore per la 1° media frequenza (solitamente 10,7Mhz, 21,4Mhz o 45Mhz) un miscelatore con oscillatore a quarzo, un amplificatore per la 2°MF (455Khz) e una serie di amplificatori limitatori che terminano nel rivelatore a quadratura, in più ci sta un piccolo stadio audio usato normalmente come “noise detector” per avere un ottimo controllo di squelch sul segnale audio.

Dopo il filtro ceramico da 455Khz parte del segnale MF è prelevato da un amplificatore aggiunto che termina con un diodo al germanio la cui funzione è quella di rivelatore AM per poter ascoltare i CB e gli aerei tutti operanti in AM, ma dal momento che all’ interno di tale ricevitore c’ è molto spazio disponibile, ecco un’ ottima idea per migliorarne le prestazioni, aggiungere un BFO per ascoltare le trasmissioni in SSB e CW.

SR001cEC

Esternamente non si nota più di tanto salvo che per il pulsante al posto del deviatore AM-FM, questo pulsante va a comandare un normalissimo CD4017 che permette di comandare più modulazioni cioè FM, AM, LSB, USB e CW, basta un tocco per passare da una modulazione all’ altra.

Altro problema è la possibilità di ascolto, per fare questo bisogna interrompere la pista presente tra il selettore automatico a diodi (quello standard che permette di ascoltare in AM o in FM a seconda del comando del microprocessore) e inserire un piccolo rele che permette di escludere le uscite AM-FM per sostituirle con quella del filtro audio per la SSB.

SR001dEC

Il BFO è costituito da un vecchio e superconosciuto S042P ancora reperibile nei mercatini, ma si può usare benissimo il più nuovo e migliore NE602, ricordandosi però di alimentarlo a 5V invece che a 12V.

Naturalmente per sopperire alla poca selettività del filtro ceramico da 455Khz (12,5Khz invece di 3) è stato inserito un filtro audio di tipo attivo a transistor in grado di tagliare tutti i segnali in uscita del S042P superiori a 3,2Khz.

Elenco componenti stadio MF-BF:

R1 = 56Ω, 0,25W
R2 = 680Ω, 0,25W
R3 = 2,2KΩ, trimmer
R4 = 4,7KΩ, 0,25W
R5 = 33KΩ, 0,25W
R6 = 2,7KΩ, 0,25W
R7 = 33KΩ, 0,25W
R8 = 4,7KΩ, 0,25W
R9 = 100KΩ, 0,25W
R10 = 6,8KΩ, 0,25W
R11 = 2,7KΩ, 0,25W

C1 = 47nF, 25V ceramico
C2 = 22nF, 25V ceramico
C3 = 100nF, 25V ceramico
C4 = 47uF, 25V elettrolitico
C5 = 1nF, 25V ceramico
C6 = 47nF, 25V ceramico
C7 = 10nF, 25V ceramico
C8 = 390pF, 25V ceramico
C9 = 390pF, 25V ceramico
C10 = 4,7nF, 25V ceramico
C11 = 1,8nF, 25V ceramico
C12 = 1nF, 25V ceramico
C13 = 100nF, 25V ceramico
C14 = 1uF, 25V ceramico
C15 = 47uF, 25V elettrolitico

MF1 = bobina MF 455Khz gialla

D1 = diodo 1N4148

DV1 = diodo varicap BB204

Q1 = fet NPN tipo BF245
Q2 = transistor NPN tipo BC549
Q3 = transistor NPN tipo BC337

U1 = integrato tipo S042P

RL1 = rele 12V 2 sambi

FC1 = filtro ceramico tipo CFW455E

Il tutto è poi controllato dallo stadio digitale raffigurato di seguito:

SR001eEC

Elenco componenti stadio comando digitale:

R1 = 220KΩ, 0,25W

R2 = 10KΩ, trimmer

R3 = 10KΩ, trimmer

R4 = 10KΩ, trimmer

R5 = 12KΩ, 0,25W

R6 = 4,7KΩ, 0,25W

R7 = 10KΩ, 0,25W

R8 = 10KΩ, potenziometro lineare

C1 = 47nF, 25V ceramico

C2 = 10uF, 25V elettrolitico

C3 = 100nF, 25V ceramico

C4 = 100nF, 25V ceramico

C5 = 10nF, 25V ceramico

C6 = 22nF, 25V ceramico

D1 – D6 = diodo 1N4148

U1 = integrato C/MOS tipo CD4017

U2 = integrato C/MOS tipo CD4069

SW1 = pulsante montato sul retro della mascherina

 

Per la taratura basta regolare i trimmer multigiri all’ interno del baracchino, ma per centrare bene il segnale SSB o CW è necessario un potenziometro esterno che permette una correzione di circa 2Khz sul BFO (cosa necessaria dal momento che la canalizzazione minima del baracchino è di 5Khz, quando i ricevitori professionali ultracostosi hanno canalizzazioni dell’ ordine dei 10Hz).

Ecco come risulterà il baracchino dopo la modifica, si tratta sostanzialmente dell’ inserimento del BFO e di un diverso comando di modulazione:

SR001fEC

Per il potenziometro di controllo è necessario praticare un foro sul retro del baracchino per inserire un jack stereo da 3,5mm per collegare il potenziometro del BFO.

Tutto questo è possibile anche senza modificare il contatto frontale (basta solo escluderlo) e riportare un pulsante da stampato su un lato in prossimità dei fori già esistenti sul lato sinistro, come pure si potrebbe fare per il jack del BFO, basta fare attenzione all’ ingombro dovuto all’ altoparlante nella parte centrale dello chassis.

SR001gEC

ALTRA APPLICAZIONE

Una volta montato tutto il sistema, basta munirsi di un frequenzimetro, alcuni componenti a basso rumore (come i fet tipo BF245 e i mosfet a doppio gate tipo BF966 e costruire un valido convertitore per le OL, OM e OC,rendendo possibile l’ ascolto delle bande dei 1,8, 3,5, 7, 14 e 21Mhz che operano tutte in SSB.

SR001hEC

Con un poco di fortuna (e la giusta antenna) riuscirete a sentire anche la banda dei 6 metri (allora illegale in Italia quando fu messo in commercio questo ricevitore)

SR001iEC

Dal momento che pochissimi lettori saranno in possesso dello schema elettrico del ricevitore (anche perchè la casa costruttrice non lo forniva) riportiamo quì sotto alcune bozze che riteniamo abbastanza precise.

Precisiamo che sono frutto di una lunga ricerca tra radioamatori, hobbisti che frequentano le fiere radiantistiche e internet, quindi ci fidiamo di quanto riportato prendendo tale schema per buono.

Noi ci siamo solo limitati a riportare le modifiche segnandole in rosso, per poter farlo lavorare anche in SSB, alla fine si tratta solo di saldarsi sull' uscita dell' ultima bobina media frequenza per il segnale di ingresso del BFO e di interrompere il collegamento col potenziometro di volume per bypassare il tutto attraverso il rele montato sul BFO stesso.

SR1zEC

Riportiamo ora la versione integrale dello schema del ricevitore

SR1xEC

 

Ti è piaciuto questo progetto?
Iscrivite oggi stesso alla nostra newsletter e ricevi gli aggiornamenti su tutti i nostri nuovi progetti direttamente nella tua email!
I agree to have my personal information transfered to MailChimp ( more information )
5 Commenti
  1. Test Prova 47 anni ago
    • studiotopweb 47 anni ago
  2. Test Prova 47 anni ago

Lascia una Risposta

Web Hosting