SL003 Nuova vita per lampade a LED bruciate

Da qualche anno le lampade a led hanno sostituito sia le lampade a filamento che quelle fluorescenti anche in ambito domestico,

Rispetto alle lampade tradizionali, queste lampade a led consumano da 6 a 9 volte di meno, e rispetto a quelle fluorescenti consumano mediamente 1,5-2 volte meno ma l' altro vantaggio è la rapida accensione, in più non contenendo mercurio sono molto meno inquinanti di quelle fluorescenti.

La loro durata mediamente è superiore di quelle a filamento, ma purtroppo non durano in eterno.

Normalmente quando si bruciano, si tende a toglierle e buttarle nella spazzatura (o meglio nell’ apposito raccoglitore) ma quando facciamo questa operazione, buttiamo via buona parte di componenti ancora funzionanti.

Al loro interno, hanno un alimentatore adattatore e una piastra in alluminio con montati diversi led, collegati quasi sempre in serie tra loro che una volta alimentati producono la luce necessaria.

Questi led SMD lavorano con correnti comprese tra 80 e 100mA, quindi sono abbastanza “tirati" e quando ne salta uno, si butta tutto, ma spesso a saltare non sono i led, ma l' alimentatore inserito nello zoccolo della stessa lampadina.

Oggi noi vi mostriamo come è possibile recuperare molti led da queste lampadine una volta guaste.

La prima cosa da fare una volta bruciata la lampadina è quella di smontare lo zoccolo dal bulbo, operazione possibile a volte deformando la parte metallica con apposite pinze, tronchesini e tenaglie, oppure tagliando la parte plastica interposta tra lo zoccolo e il bulbo con una normalissima sega.

All’ interno si trova un piccolo circuito stampato con montati alcuni componenti SMD e una piastrina in alluminio con montati diversi led in SMD collegati in serie tra loro.

Nel nostro caso ne abbiamo smontate di marche e potenze diverse e tutte presentavano guasti diversi che ne impedivano il funzionamento.

Una volta analizzati i led sulla piastrina di alluminio, se questi sono buoni, possono essere riutilizzati, se qualcuno è guasto, basta ponticellarlo come indicato nella foto.

La lampada della foto per esempio, si è aperta subito e al suo interno abbiamo trovato un alimentatore e un supporto flessibile in alluminio alloggiato in tubetti di vetro che noi abbiamo recuperato.

Alla fine si vede come questo supporto è composto da 6 barrette in alluminio con ognuna 8 led  bianchi, quindi ogni barretta presenta una tensione di funzionamento di 12V (8 led bianchi da 3V in serie di 3 e parallelo di 2 = 12V), quindi li possiamo alimentare tranquillamente con una corrente inferiore a quella usata abitualmente, per esempio 20mA, la luminosità è buona ma scalda molto meno e dura di più

Usi consigliati:

Dal momento che dobbiamo lavorare in bassa tensione, non è più necessaria un’ elevata classe di isolamento, quindi possiamo saldare tranquillamente due fili e alimentare il tutto mettendo in serie delle apposite resistenze limitando la corrente a 20-30mA e usarle per esempio per illuminare punti da saldare, oppure…..

…….. plastici ferroviari.........

……… presepi e diorami……..

…… e sbizzarrirsi con la fantasia.

Con quello che costano certi componenti e spesso non si trovano nemmeno in modo facile, ecco come riutilizzando del materiale di scarto, si possono fare tante cose a costo zero, allora? Che aspettate? Buon lavoro!!!!

 

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